Siamo immersi in un mondo in cui l’apparenza e la bellezza sembrano dominare tutto. Dai social media alle riviste patinate, siamo bombardati da immagini di perfezione che ci spingono a cercare costantemente il bello e l’armonioso. Ma cosa succede quando questa dipendenza dal a tutti i costi bello offusca la realtà?
Una delle conseguenze di questa ossessione per l’estetica è la tendenza a evitare di parlare ai bambini delle cose brutte che accadono nel mondo. Si pensa spesso che proteggerli possa essere la migliore forma d’amore e cura. Ma in realtà, questa sfuggita li rende impreparati davanti alle inevitabili difficoltà della vita.
Quando i bambini crescono in un ambiente che nega l’esistenza di problemi sociali come la povertà, la discriminazione e la violenza, non possono sviluppare una prospettiva equilibrata del mondo. Questo li porta a una conoscenza superficiale e distorta della realtà, che può avere conseguenze negative sul loro percorso di crescita.
Inoltre, l’evitare di parlare di temi scomodi come la disabilità contribuisce a creare un’ignoranza diffusa sulla questione. I bambini non solo crescono senza comprenderne la complessità e l’importanza, ma spesso sviluppano anche pregiudizi e timori nei confronti di ciò che non comprendono. Questo a sua volta alimenta problematiche sociali e la creazione di barriere tra le persone.
La conoscenza e la consapevolezza di temi difficili sono fondamentali per uno sviluppo sano e la costruzione di una società inclusiva. Se non affrontiamo sinceramente queste tematiche con i nostri bambini, ciò che otteniamo sono adulti impreparati ad affrontare le sfide e i cambiamenti che inevitabilmente si presenteranno loro nel corso della vita.
La dipendenza dal bello ha anche un impatto sul futuro. Se non insegniamo ai nostri bambini a pensare criticamente, a comprendere la complessità del mondo e ad affrontare le difficoltà, come possiamo aspettarci che diventino cittadini attivi e responsabili? Come possono affrontare le sfide future se non ne sono consapevoli, o peggio, se credono che tutto debba essere sempre bello e perfetto?
È tempo di smettere di nascondere la realtà sotto un velo di bellezza artificiale. Dobbiamo essere coraggiosi e affrontare le difficoltà, anche quando sono scomode e poco piacevoli. Solo così potremo costruire una società in cui le persone sono consapevoli, comprensive e capaci di agire per il bene comune.
Parlare ai bambini delle cose brutte che accadono al mondo non significa spaventarli o deprimerli, ma piuttosto fornire loro gli strumenti per affrontare le difficoltà in modo sano ed empatico. Significa insegnare loro l’importanza dell’inclusione, dell’accettazione e della compassione. Solo così potremo costruire un futuro in cui la bellezza sia vissuta non come un’illusione, ma come un’armonia che nasce dal confronto e dall’amore per la realtà.
Marcos Cappato