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L’EUROPA METTE IN FUGA I CERVELLI ITALIANI

Cervelli in fuga

L’Europa fa scappare i cervelli italiani. “Il sistema con il quale l’Unione Europea finanzia la ricerca è contorto e porterà nel breve periodo ad una desertificazione tecnologica e scientifica nel nostro Paese”.

Lo denuncia l’eurodeputato della Lega Nord Angelo Ciocca, che attraverso una interrogazione parlamentare chiede alla Commissione Europea come intende intervenire per modificare il sistema di finanziamento con il quale si destinano risorse alla ricerca.

Per la ricerca – spiega Ciocca – l’Italia riceve dall’Europa circa la metà di quanto versa. Questo avviene perché il nostro Paese contribuisce al finanziamento della ricerca in Europa in modo proporzionale al proprio PIL mentre riceve in cambio risorse in proporzione al numero di ricercatori presenti sul territorio”.

“E’ evidente – denuncia il Parlamentare – che alcuni Stati membri, come ad esempio la Germania, abbiano una popolazione più numerosa rispetto alla nostra; di conseguenza, maggiore sarà il numero di ricercatori e maggiori i finanziamenti ricevuti dall’UE”.

“Questo sistema – continua Ciocca – induce ad una migrazione dei ricercatori italiani verso altri Paesi, innescando un meccanismo che, di conseguenza, comporta una ulteriore riduzione dei finanziamenti che tra non molto porterà ad un inaridimento totale del settore scientifico e tecnologico”.

“Sta di fatto – conclude Ciocca – che con questo meccanismo, il nostro Paese si trova a finanziare la ricerca di altri Stati in misura maggiore rispetto alla propria. Per questo, chiediamo alla Commissione Europea di intervenire per modificare questo sistema proporzionale di ripartizione delle risorse che, così strutturato, annienterà la ricerca nel nostro Paese”.

Angelo Ciocca