L’europarlamentare pavese mette l’accento sullo sfruttamento minorile per la produzione di pile e batterie
Nel suo ultimo intervento l’europarlamentare pavese Angelo Ciocca ammonisce l’Europa: «Oggi in Parlamento Europeo discutiamo dell’importanza di garantire l’approvvigionamento delle materie prime in modo sicuro e sostenibile e allora bisognerebbe avere la faccia di dirlo ai bambini del Congo costretti a lavorare nelle infernali miniere per estrarre materie prime utilizzate nelle tanto amate batterie elettriche dell’Unione Europea». Ciocca prosegue spiegando: «Ci sono 60mila minatori bambini sfruttati dodici ore al giorno senza sicurezza a due dollari, esposti a malattie pericolose e pesanti come il tumore. Io penso – conclude – che l’Europa non può continuare ad essere complice di questi orrori (…)».