Agricoltura, Angelo Ciocca denuncia al Parlamento Europeo quanto accade in ambito di Politica Agricola Comune: L’UE favorisce i lavoratori immigrati
“E’ incredibile come in un periodo storico come l’attuale, nel quale sarebbe urgente pensare a nuovi strumenti e a una nuova Politica Agricola Comune per sostenere meglio gli agricoltori europei, il Parlamento Europeo, col voto di diversi deputati italiani, si preoccupi invece dell’integrazione di ‘rifugiati e migranti’ ed elimini tutti i riferimenti alle criticità previste da trattati ed accordi come il CETA, TTIP e l’accordo commerciale con il Mercosur, che costituiscono minacce reali per le filiere agricole europee”.
Lo ha dichiarato l’europarlamentare della Lega Nord Angelo Ciocca, commentando il voto del Parlamento Europeo riunito a Strasburgo che, questa settimana, all’interno della Relazione di iniziativa sulla PAC e l’occupazione nelle zone rurali, è stato chiamato ad esprimersi su una serie di emendamenti che, di fatto, invitano in futuro a tenere conto dei rifugiati all’interno delle possibilità di impiego del FEASR, strumento finanziario principale della politica agricola europea.
“Questa – commenta Ciocca – avrebbe potuto essere un’ottima occasione per raccogliere e mettere nero su bianco le esigenze e le istanze degli agricoltori che tra qualche mese dovranno affrontare l’inizio di una nuova PAC; così, invece, li si lascia in balìa di un libero mercato senza regole e delle convinzioni ideologiche della sinistra che non vede l’ora di vedere gli immigrati ripopolare le nostre zone rurali”.
